“Ma tu, che lavoro fai?” Spesso le persone con cui mi approccio le prime volte mi chiedono che lavoro faccio. Alla mia risposta di “Decoratrice” l’80% delle volte non è loro chiaro. Anzi fuorviante. Mi sento rispondere, con fare convinto: “Ah ok, quindi fai restauro! O decoupage.”
Ecco perché ci tengo moltissimo a spiegarvelo.
Nel vocabolario Treccani, il termine decorazione sta ad indicare “il complesso degli elementi che abbelliscono la struttura esterna o interna di un edificio, rompendone la nudità e la monotonia” e “l’abbellimento esteriore, l’opposto cioè, o il contrapposto, di ciò che ne costituisce la struttura o l’essenza di un’opera d’arte”.
Ma che cos’è per me la decorazione?
Per me è un modo di vedere le cose.
Mi spiego meglio.
È dare allo spazio e agli oggetti una loro personale essenza, carattere, anima. È scegliere di dare vita alle pareti di casa vostra, di rianimare un mobile vecchio ereditato dalla nonna, di caratterizzare l’immagine del vostro negozio abbellendone l’insegna, chiamando i clienti a invitarli a entrare.
È potervi conoscere, capire chi siete, cosa volete comunicare. Parte del mio lavoro (la più interessante) è quella di entrare nelle vostre vite e aiutarvi a migliorare i vostri spazi. C’è chi mi chiama per rendere uno spazio meno pesante o angusto. Chi per renderlo più luminoso. Chi per fare una sorpresa ai propri figli creando stanze magiche con mondi fatati. Il mio compito?
Raccontare tramite le immagini ciò che voi mi dite a parole.