Fede astratta

La famiglia destinataria di questi quadri la conosco un po’ da sempre. I genitori mi raccontano che ci terrebbero moltissimo a regalare ai loro figli, che stanno diventando adulti, un ricordo della loro famiglia e di ciò che rappresenta. Inizio subito a pensare a che cosa si potrebbe realizzare e qui mi viene in aiuto la mamma, che conosce bene i suoi figli e sa esattamente cosa sarebbe meglio per loro.

Mi spiega che vuole qualcosa di astratto, non estremamente figurativo. Vuole che queste opere siano dei simboli, un ricordo per fare in modo che la vita di fede, insegnata e trasmessa negli anni, possa essere ancora una strada da seguire. Sono cristiani fino in fondo, perché credono moltissimo nel libero arbitrio. “Voglio che i miei figli abbiano la possibilità di scegliere. Che non siano obbligati a prendere questa via. Ma che quando guarderanno le tue opere possano sentirsi ispirati e ricordare l’amore e l’abbraccio del Padre”, mi racconta.

Io ce l’ho messa tutta.